Dalle Stelle alla Sfera Celeste

Molte delle azioni che si mettono in campo per intraprendere la strada dell’agilità riguardano i team, andando a lavorare su Teamcon la “T” maiuscola, intesi come una cellulain grado di adattarsi e riconfigurarsi per creare Valore.

Questo aspetto è specificamente formalizzato in Lean, relativamente al JIT Pillar, e identificato come Cellular Manufacturing, con l’obiettivo di aumentare la produttività, riducendo il Lead Time grazie alla semplificazione della programmazione, al controllo produzione e alla riduzione delle scorte. Il tutto è reso possibile dalla spinta sulla comunicazionee sul coordinamento.

cellular manufactoring

L’aspetto fondamentale è che il Team lavora su un’attività specifica e lo fa al meglio, tendenzialmente inseguendo lo stato dell’arte, coordinandosi con le cellule a monte e a valle per garantire un flusso costante e sostenibile.

Ma cosa succede se il team è un teamcon la “t” minuscola, ovvero un insieme di Persone che sono sedute vicine, a stento si parlano e che sono impegnati su più progetti contemporaneamente, anche gestendoli in modo esclusivo?

Si tratta di una condizione più comune di quanto si pensi, che rende arduo attuare una trasformazione Agile/Lean (o DevOps), e che non tiene conto di principi ormai universalmente riconosciuti come il costo di uno switch continuoe un ritmo di lavoro sostenibile(entrambi MUDA).

Difficile in queste condizioni, ad esempio, pensare a Scrum, perché: che senso ha fare Scrum se le attività (parlare di Product Backlog in tal caso è un eufemismo!) sono in carico ad una sola persona? Come farebbe il Daily… guardandosi allo specchio?

Scherzi a parte, in alcuni casi è più utile immaginare un percorso progressivo che permetta di inserire elementi di ottimizzazione e cominciare a porre le basi di una cultura orientata alla comunicazione e alla gestione sostenibile delle attività.

Di base può balzare in mente un approccio Kanban-like, ma non bisogna dimenticare che operare in tal modo richiede una forte maturità per non “lasciare indietro” aspetti fondamentali (si pensi al fatto di non fare la retrospettiva perché non si ha tempo), motivo per cui approcci di questo tipo spesso si utilizzano nello scaling… ma qui possiamo avere un problema: posso immaginare di usare Kanban come base e poi “scalare” a qualcosa più simile a Scrum quando aggrego più persone? Ha senso?

Per provare a immaginare un approccio che possa comunque supportare anche gruppi di 2 persone, guardando ad una dinamicità guidata dallo stream di attività legate ad un cliente, stiamo sperimentando quello che ha preso il nome di AgileConstellatione che trovate all’indirizzo agileconstellation.org

celestialsphere bigpicture

Siamo curiosi di avere i vostri feedback, suggerimenti o altro.

Stay tuned J

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