Kaizen, questo sconosciuto

kaizenIl termine Kaizen è estremamente diffuso nella cultura giapponese e rappresenta una vera e propria filosofia di vita che si basa su piccoli e continui miglioramenti. Applicato ad un contesto lavorativo, il Kaizen implica un vero e proprio processo di miglioramento continuo, improntato su piccoli passi progressivi che coinvolgono tutti i membri dell’organizzazione, dal management agli addetti alla produzione.

Tale processo è sotteso da due funzioni principali: maintenance (manutenzione) ed improvement (miglioramento), con obiettivi all’apparenza in contrapposizione che, però, rappresentano due facce della stessa medaglia. Far proprio il Kaizen comporta un corretto bilanciamento di tali funzioni al fine di ottenere il “buon cambiamento”: l’obiettivo della maintenance è quello di mantenere gli standard attuali (tecnologici, gestionali e operativi), mentre l’obiettivo dell’improvement è quello di migliorarli.

Il Kaizen è diventato negli anni una filosofia operativa, sia del mondo Lean sia del mondo Agile, dove viene applicato al prodotto, per far si di avere una ottimale corrispondenza tra quanto realizzato e quanto atteso dal cliente, e al processo di sviluppo. Entrambe queste attività sono tipiche dell’Iteration review e delle retrospettive: immaginiamo che in una retrospettiva ci si accorge che, nonostante gli sforzi, le user story non sono effettivamente in un corretto done-state poiché richiedono continuamente di essere riviste. Si può quindi intervenire, ad esempio, migliorando le tecniche di unit testing. Nella figura seguente, possiamo riassumere gli step che consento di applicare metodicamente il Kaizen alle nostre attività:

continuous improv

Kaizen step-by-step

Per riuscire ad applicare con successo il Kaizen, è necessario svuotare la propria mente da preconcetti e dalla tendenza di essere conservativi:

  • · Superare le proprie convinzioni sul come “sia giusto” fare le cose;
  • · Focalizzarsi sui possibili miglioramenti ottenibili dal nuovo approccio, e non sui problemi che possono verificarsi;
  • · Negare lo status-quo con forza, senza la tentazione di tornare indietro;
  • · Non cadere nella tentazione di ricercare sin da subito la perfezione;
  • · Correggere gli errori e risolvere i problemi solo quando essi si presentano;
  • · Utilizzare la 5 whys analysis per ricercare la radice dei problemi;
  • · Coinvolgere tutti gli stakeholder: 10 idee sono meglio di una;
  • · Non porre limiti alle possibilità di miglioramento.

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